Genitori La Nostra Famiglia Noale

Ricordo della Prof. Stefania Jienescu

Riportiamo due ricordi della Prof. Stefania Jienescu, insegnante di pianoforte al Conservatorio Pollini di Padova, che negli ultimi anni ha collaborato con l’associazione per i percorsi musicali degli allievi del Corpo Filarmonico. La Professoressa è mancata il 28 giugno 2016, i funerali si sono svolti il 1 luglio.

Ricordo di una famiglia dell’Associazione

 Ricordo degli ex allievi del Conservatorio

Ci sono persone in grado di lasciare segni indelebili nelle vite degli altri, segni profondi come solchi, a volte anche scomodi, meravigliosamente complicati, forti come pugni nello stomaco ma allo stesso tempo infinitamente teneri, e dolci.

Se fingiamo che esista la categoria delle persone davvero impossibili da dimenticare, credo che l’abbia inventata proprio Stefania, e che se ora ne stia lì, in prima linea. Conoscendola, probabilmente sta anche dicendo agli altri dietro di lei che cosa fare, come stare in fila per bene e ordinati! Stefania Jienescu per i suoi allievi era molto, molto più che un’insegnante di pianoforte.

Siamo stati davvero molto fortunati. Come non ricordare i pomeriggi e le domeniche a suonare a casa tua, sul tuo pianoforte… le tue doti culinarie con cui ci coccolavi dopo le fatiche sui tasti… il tuo sorriso aperto, vero, e quella risata fragorosa che faceva vibrare le pareti di una stanza… il terrore che aleggiava in aula 1 e faceva zittire tutti quando aprivi la porta di scatto… le tue improbabili lezioni di abbigliamento, di calligrafia e di grammatica italiana… e Stefania, scusa se te lo diciamo solo ora , ma non è mica tanto vero che pronunci bene le doppie!!

La sua forza era straordinaria, così come l’onestà intellettuale, e la profonda generosità. Ti inondava la vita, rompendo spesso anche gli argini della cosiddetta “giusta distanza”. Ma esiste davvero una dose indicata per la dedizione al lavoro e per l’abnegazione? Si può definire una corretta misura dell’amore? Non ne sono tanto sicura. So invece che con questa leonessa si litigava spesso, molti rompevano i rapporti, qualcuno ritornava, altri si sono proprio persi in quel turbine, a volte davvero incontrollabile. Ma sono convinta che chiunque abbia avuto la fortuna di conoscerla ha potuto riconoscere delle qualità veramente preziose, e fuori dal comune.

Quello che auguriamo a tutti, ma soprattutto alle nuove generazioni, è di incontrare almeno una volta nella vita qualcuno come Stefania. Qualcuno con il coraggio di lottare, sempre, per quello in cui crede, anche a costo di farsi dei nemici. Capace di rompere le barriere del silenzio per dire le cose come stanno e se necessario che vi costringa contro il muro, perché qualche volta solo sbattendoci la testa puoi alzarla davvero, e guardare al di là. Qualcuno che veda sempre di fronte a se’ non un semplice studente, o un collega, ma una persona, completa, con una famiglia, desideri, problemi e debolezze. Qualcuno disposto a fare ben oltre il dovuto e ad aiutarti non con una mano ma con tutta se’ stessa, senza esitare nemmeno un secondo.

Facciamo questo augurio al Conservatorio e a tutte le scuole dove si formano non solo i musicisti o gli ingegneri di domani, ma le coscienze, le menti, i cuori, le scelte che verranno dopo di noi: possiate avere l’onore di accogliere a braccia aperte qualcuno come Stefania, e se possibile, di non lasciarla sola. Perché forse un sentimento comune a molti di noi è il pensiero di non essere riusciti magari a starle più vicino, ad andarla a trovare o ad alzare finalmente quella cornetta del telefono che stava lì, da un po’, a suggerire un saluto. Non ci sono risposte, forse può restarci un invito a fare quello che desideriamo intimamente, e non a pensarlo soltanto. Sono solo parole, certo, ma sta di fatto che oggi è sempre molto meglio di domani per dire a qualcuno ti voglio bene oppure grazie.

Personalmente, come penitenza ho deciso che per un bel po’ non dirò più a nessuno SALVE perché si dice buongiorno o arrivederci, e tantomeno OK, perché si dice VA BENE. Quindi, anche se non va tanto bene, Stefania, perché non ci sei più, noi raddrizziamo bene le spalle, mettiamo i nostri vestiti migliori e ci stringiamo tutti al tuo ricordo. Ti mandiamo un grazie senza confini e naturalmente …ARRIVEDERCI.

Ricordo della Prof. Stefania Jienescuultima modifica: 2016-07-11T01:21:04+02:00da
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